Non ricordo bene come noi tre arrivammo all’appartamento. Successe un paio di settimane fa. Vagavamo col gommone tra i palazzi semi…
Mese: Gennaio 2014
Claudio salutò il direttore del personale con malcelata delusione. Il colloquio era andato molto male. L’annuncio era per un amministratore di sistema con anni di esperienza, mentre in realtà quello che cercavano era qualcuno per cambiare le cartucce alle stampanti e aiutare degli incapaci che usavano il lettore cd come portatazza. Oltretutto con un contratto a progetto di tre mesi.
«Mi dispiace signor Fabretti, ma lei è davvero troppo qualificato per noi e questa è l’unica offerta che possiamo farle.» gli aveva detto l’esaminatore.
Claudio ci aveva pensato alcuni secondi prima di rispondere «Ma scusi non lo avevate dedotto dal curriculum? Perché avete comunque voluto il colloquio?» questo lavoro non l’avrebbe accettato, era da disperati «Abbiamo perso entrambi ore preziose non crede?»
Quartiere periferico di Roma, il sole è tramontato da qualche ora.
La strada deserta è illuminata solo dalla luna piena. Da un balcone, al primo piano di una palazzina immersa nel buio del blackout, si diffonde l’odore del tabacco da pipa e una voce.
«No. Non la chiamo mamma, già è un miracolo riuscire ad avere abbastanza corrente dal generatore per il ripetitore sul palazzo. Non mi va di usare la benzina solo per passare due ore a sentire storie di gatti fantasma e di luci sul mare.»