Quartiere periferico di Roma, il sole è tramontato da qualche ora.
La strada deserta è illuminata solo dalla luna piena. Da un balcone, al primo piano di una palazzina immersa nel buio del blackout, si diffonde l’odore del tabacco da pipa e una voce.
«No. Non la chiamo mamma, già è un miracolo riuscire ad avere abbastanza corrente dal generatore per il ripetitore sul palazzo. Non mi va di usare la benzina solo per passare due ore a sentire storie di gatti fantasma e di luci sul mare.»