I gemel­li

Una microstoria di qualche tempo fa realizzata per un concorso.

Erne­sto ed Eva­ri­sto era­no gemel­li. Era­no anche due coglio­ni. Non solo nel sen­so che era­no due a cui non anda­va di fare nul­la, sem­pre per­si nei loro deli­ri ripro­dut­ti­vi “Popo­le­re­mo Roma dei nostri discen­den­ti” era il loro mot­to pre­fe­ri­to. Pas­sa­va­no tut­to il gior­no a bal­lon­zo­la­re ai Mer­ca­ti Tra­ia­nei alla peren­ne ricer­ca di una com­pa­gna. Non che a loro pia­ces­se­ro le sto­rie dura­tu­re, era­no più i tipi da una bot­ta e via. La loro era una gara con­ti­nua su chi col­pi­va per pri­mo. Ogni nuo­va nasci­ta era una discus­sio­ne inter­mi­na­bi­le per l’attribuzione del­la pater­ni­tà. Lo stra­zio che le loro con­ti­nue discus­sio­ni pro­vo­ca­va­no nel­la comu­ni­tà ter­mi­nò bru­sca­men­te una mat­ti­na di pri­ma­ve­ra quan­do il vete­ri­na­rio del comu­ne li aspor­tò chi­rur­gi­ca­men­te dal loro feli­no proprietario.

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